La posizione in sella in Mountain Bike è sempre stato un argomento dibattuto da tecnici e praticanti.
Da una parte coloro che sostengono che l’assetto per questa specialità non è importante; dall’altra coloro che invece sostengono sia importante tanto quanto lo è per le specialità su strada.
Se sei biker o se pensi di diventarlo, entrando in argomento con qualche amico o operatore del settore potresti aver già constatato queste 2 posizioni in merito.
Obiettivo di questo articolo è scoprire quali delle due linee di pensiero è corretta oppure se la verità si posiziona in mezzo alle due.
Indice
- Le specialità
- XC Cross Country
- XCM Cross Country Marathon
- TRAIL e ALL MOUNTAIN
- ENDURO e FREE RIDE
- Downhill
- E-Bike
- L’efficienza in mountain bike
- Ergonomia e regolazioni di assetto
- Ergonomia Appoggi
- Regolazioni appoggi
- Definizione del telaio e dei componenti
- Conclusioni
Le specialità
Il primo focus per comprendere l’utilità o meno delle misure di assetto nella mountain bike è relativo alla specialità a cui si fa riferimento. La mountain bike si è via via differenziata in specialità di pratica che attualmente sono sintetizzabili in XC ( Cross Country), XCM ( Cross Country Marathon ), Trail, All Mountain, Enduro, Free Ride e DownHill.
La tipologia di utilizzo, determina infatti il tipo di incidenza che le regolazioni di assetto possono determinare su 2 ambiti:
- Efficienza della pedalata
- Guidabilità del mezzo
XC Cross Country
Specialità competitiva svolta su circuito ripetuti con durata media di 1,5-2 ore. Il percorso è caratterizzato dislivelli a volte estremamente impegnativi e con passaggi tecnici di elevata difficoltà. Capacità tecniche e capacità atletiche per sostenere velocità elevate per tutta la gara rappresentano la caratteristica principale di questa disciplina.
Le bici da XC sono di solito delle front con escursioni comprese fra 80 e 100mm. La geometria è molto caricata in avanti, movimento centrale basso ed angolo sella verticale e angolo sterzo molto chiuso. Le ruote sono da 27,5″ e 29″, doppia corona anteriore e 10 velocità sul posteriore.
XCM Cross Country Marathon
Specialità di resistenza che potrebbe corrispondere ad una granfondo percorsa su sterrato su distanze variabili dai 60km ai 120km. I dislivelli spesso molto impegnativi (2000-3000mt), con tempi di gara che possono arrivare anche alle 8-9 ore.
Le bici da XCM presentano telai di solito full-suspended con escursione fino a 120mm. Le ruote sono da 27,5″ e 29″.
TRAIL e ALL MOUNTAIN
Indicano un utilizzo ricreativo, di ciclo-escursionismo in cui si ricerca pedalabilità, discesa, affidabilità e comodità nella condotta di fuoristrada . Le bici da Trail e All Mountain sono la via di mezzo fra XC ed Enduro e coprono uno spettro molto ampio, che va da impostazioni più corsaiole tipiche della XCM a quelle più rilassate pensate per la discesa.
Le bici da Trail o All-mountain sono front e full suspended, con escursioni anteriore di 120-150mm, e ruote da 27,5″ o da 29″. In alcuni allestimenti orientati alla discesa è presente il reggisella telescopico, che, con un apposito comando posto sul manubrio, si abbassa per consentire un abbassamento e spostamento indietro del baricentro durante le discese soprattutto se impegnative.
ENDURO e FREE RIDE
L’enduro è una specialità competitiva e assieme al Free Ride rappresenta l’ultima specialità “pedalabile” prima del Down Hill. La bici deve consentire una condotta molto veloce in discesa ma anche buona pedalabilità in salita.
Il telai è di solito full suspended e come angoli e geometria più orientato alla discesa rispetto alle bici Trail. Escursione anteriore fino a 160mm con ruote da 27.5” e 29”, con sezioni generose. Per le caratteristiche orientate alla discesa le bici Enduro sono dotate di un monocorona all’anteriore e di 11 velocità al posteriore. Il reggisella è di solito telescopico proprio per garantire un assetto più performante in discesa.
Downhill
Il Downhill, rappresenta una specialità “non pedalabile” praticata anche in ambito competitivo. La bici deve consentire una condotta molto veloce in discesa e un bilanciamento del mezzo e della posizione adatta a questa tipologia di percorso.
E-Bike
Le specialità non competitive sopra descritte possono contare ora ance sul supporto e bike che le rende più facilmente utilizzabili ma allo stesso tempo e paradossalmente aumentano la componente pedalata nelle singole uscite. Tutte le esigenze relative al bilanciamento dei pesi e alla guidabilità in discesa rimangono invariate
L’efficienza in mountain bike
L’efficienza della performance mountain bike, sia essa agonistica o cicloturistica è strettamente legata a 3 ambiti: il comfort, l’efficienza della pedalata, la guidabilità del mezzo.
Il comfort incide sulla prestazione in tutte le specialità MTB con esclusione del Downhill e consiste nell’assenza di tensioni o dolori durante la pedalata anche su distanze lunghe e/o su terreni impegnativi. Il comfort del biker è garantito dalla ergonomia degli appoggi e dalla loro regolazione rispetto al movimento centrale.
Per l’appoggio piede la scelta della scarpa, l’ergonomia dell’appoggio migliorato da una soletta personalizzata la regolazione delle tacchette sono tutti elementi fondamentali su cui intervenire.
La scelta della sella ideale per il proprio bacino e per la specialità praticata e la scelta del manubrio personalizzata sulla dimensione spalle e sulla specialità e mezzo utilizzato (27,5 o 29).
L’altra parte fondamentale della prestazione su MTB è data da ciò che si riesce ad esprimere sui tratti pedalabili del percorso in tutte le specialità ad esclusione del Downhill. L’efficienza della pedalata può essere definita come la capacità da parte del ciclista di esprimere valori di forza e potenza in percentuale elevata rispetto alla propria capacità e quindi minimizzando le dispersioni inutili.
L’efficienza della pedalata, così come il comfort, è strettamente legata alla ergonomia degli appoggi e alla regolazione di questi ultimi rispetto al movimento centrale: altezza sella, arretramento sella, scarto sella manubrio, distanza sella-manubrio.
La terza componente della prestazione MTB è quella che consente una condotta sicura e veloce nei tratti di discesa impegnativi e di salite estreme ovvero la guidabilità della bici. La guidabilità della MTB consiste nella qualità del mezzo di garantire scorrevolezza, precisione e sicurezza di guida soprattutto nei percorsi estremi di eccessiva pendenza in salita o discesa.
La guidabilità del mezzo è garantita sia dalle caratteristiche costruttive e telaistiche della MTB utilizzata ma anche dal bilanciamento dei carichi conseguente alle regolazioni di assetto degli appoggi di sella e manubrio.
Ergonomia e regolazioni di assetto
L’efficienza della prestazione in MTB su tutte le specialità della mountain bike, escluso il Downhill, è oggettivamente condizionate dall’ergonomia e dalle regolazioni di assetto.
Ergonomia Appoggi
Il carico ripetuto portato su piede, bacino e mani deve essere distribuito sul corpo al fine di prevenire tensioni che possono verificarsi su percorsi lunghi e impegnativi. La scelta e l’ottimizzazione dei componenti (scarpa-soletta-tacchetta, sella e manubrio) costituisce una parte fondamentale del servizio di bike fitting per la MTB.
Regolazioni appoggi
L’obiezione più frequente che viene posta dai sostenitori della poca importanza dell’assetto in mtb è che in queste specialità ”ci si sposta frequentemente”, e che quindi le regolazioni di assetto sono relative.
A questa obiezione di potrebbe rispondere provocatoriamente accettando che sulla bici venga regolato qualsiasi assetto anche casuale perché intanto ”ci si sposta frequentemente”.
In realtà esiste una posizione centrale ideale da cui ogni biker si sposta, in funzione delle fasi di pedalata e del percorso, che deve essere definita e regolata.
Per questo motivo la scelta della lunghezza pedivella, le posizioni di altezza sella, arretramento sella, scarto sella-manubrio, distanza sella-manubrio non possono essere casuali ma devono rispondere a precise esigenze di comfort, efficienza di pedalata e guidabilità del mezzo.
Definizione del telaio e dei componenti
Il telaio diventa una conseguenza rispetto alla specialità praticata, alle proprie caratteristiche fisiche e all’assetto che da quelle caratteristiche ne deriva.
Per questo, un altro motivo circa l’importanza del servizio di biomeccanica è proprio relativo dalla necessità di definire le caratteristiche del telaio adatte alla propria struttura e alla tipologia di utilizzo personale di ogni biker
Conclusioni
Il servizio di assetto biomeccanico è fondamentale per ogni biker così come per ogni ciclista su strada, al fine di garantire comfort, efficienza e guidabilità della bici, anche attraverso le indicazioni per un acquisto appropriato di telaio e componenti.